AR 117 / Editoriale

È ormai da molto tempo che non si parla di “visione urbana”. In un ritrovato compito l’OAR promuove il progetto come quadro concettuale per la selezione di scelte contingenti l’emergenza quotidiana, che deve avvenire attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti che hanno interessi sulla città. Ancora una volta abbiamo deciso di tornare a parlare e ad affrontare un percorso costruttivo al fine di favorire la buona programmazione; contributo primario per la qualità delle nostre città. Tornare a parlare di città, significa costruire l’agenda futura della nostra città e significa anche tornare ad occuparsi delle criticità che i cittadini vivono nella loro vita quotidiana. Da diverso tempo l’Ordine degli Architetti, attraverso il lavoro di studio e indagine dei dipartimenti e dei gruppi di lavoro, sta portando avanti un’attenta analisi legata alla sfida del futuro della nostra città e al ruolo che l’architetto dovrebbe ricoprire per migliorarne sensibilmente le condizioni critiche.
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