AR 116 / Architettura

La nuova stazione ferroviaria di Roma Tiburtina, concepita per essere una delle fermate dell’Alta Velocità e scalo ferroviario di rilievo regionale e nazionale, ha innescato un ampio processo di trasformazione del quadrante est di Roma con la razionalizzazione e il miglioramento della viabilità locale, il potenziamento dei servizi esistenti e interventi di riqualificazione urbana previsti nel prossimo futuro. Disposta perpendicolarmente sopra ai binari, la stazione dell’Alta Velocità connette due parti di Roma prima divise, diventando centralità e “luogo urbano”. Il sedime del progetto dei 5+1AA per la nuova sede direzionale della BNL - BNP Paribas, a est dello scalo, fiancheggia i binari e si accosta alla stecca sopraelevata della stazione Tiburtina con un angolo di 30 gradi, diventando parte della trasformazione in atto e determinante nel contribuire al carattere e all’identità dell’area. Geometria e topografia del sito hanno pertanto suggerito il progetto di un edificio capace di instaurare un dialogo urbano e territoriale con il contesto, relazionandosi con le due differenti parti di città su cui affaccia un Giano Bifronte rivolto a sud-ovest verso il grande vuoto urbano dello scalo ferroviario, a nord-est verso la trama minuta e frammentata del quartiere Pietralata. Il principio di Giano Bifronte si traduce in una facciata ora dinamica, riflettente e dissolvente laddove la percezione è prevalentemente dinamica e mutevole dai treni in movimento, ora statica, trasparente e materica laddove la percezione è lenta.
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