Padiglione Italia

Il Padiglione Italia costituisce un nucleo architettonico di riferimento, all’interno del tessuto dei padiglioni nazionali di Expo 2015, assemblando un insieme che si compone del Palazzo Italia e degli edifici espositivi temporanei correlati. Al limite nord del Cardo, l’asse fondamentale nord-sud che con il Decumano (l’asse est-ovest) forma la struttura ortogonale di regolazione urbana nell’area dell’Expo 2015, l’architettura di Palazzo Italia unisce caratteri simbolici a tensioni sperimentali. 

Il progetto segue così esigenze complesse, nel realizzare un edificio che contrassegni e marchi l’intera area, un luogo rappresentativo come dev’essere il Padiglione del paese ospite, un fondale architettonico-urbano che diviene protagonista, forgiando una densità dimostrativa. Nell’architettura si esplicitano i caratteri di contemporaneità in una visione culturalmente dilatata, che definisce la “centralità” dello spazio urbano: nell’edificio si delineano spazi liberi e si determina una molteplicità di poli di aggregazione, in una modalità che tende ad integrare visioni urbane e specificità architettoniche. 

Distinguere e correlare: le parti e l’insieme formano un’idea percepibile come meditazione progettuale per sintetizzare memorie e sperimentazioni. L’edificio coniuga l’intensità del luogo urbano con l’intensità del paesaggio, quali radici espressive di una cultura di progetto: percorrere la piazza che individua il centro e i flussi all’interno dell’edificio significa immedesimarsi nelle forme di una suggestione concretizzata. 

La piazza interna diviene luogo di scambio delle conoscenze e delle interazioni, luogo in cui affluisce la luce proveniente dal lucernario, architettura a cono di vetro ed acciaio che discende nel vuoto e segna un’accentuata fluidità dinamica. 

La grande scala principale di collegamento ai piani si diparte da una posizione pressoché baricentrica nella piazza interna e si libra con una rampa che attraversa come una linea d’orizzonte lo spazio vuoto per raggiungere il primo livello dell’edificio. Connessione ed autonomia: l’edificio si compone di quattro blocchi funzionali, volumi in cui si dettagliano le aree espositive, le zone per conferenze, eventi e riunioni, le aree amministrative e di rappresentanza. Volumi distinti si radicano al piano terreno e “crescono” come altrettante architetture nell’altezza di Palazzo Italia: fluidità dinamica che si collega all’idea generatrice di un’architettura che è anche città e paesaggio. Le superfici d’involucro per Palazzo Italia si fondano sulla sperimentazione e sull’espressività della tecnica: pannelli in cemento costituiscono una tessitura che si ramifica e prolunga, trascorrendo dalla densità materica dei pannelli negli strati inferiori alla levità, quasi filigranata, dei pannelli superiori. 

Espressività tecnica: percezione di brillantezza nei pannelli in cemento, comportamento biodinamico del materiale, in grado di assorbire in parte alcuni elementi inquinanti presenti nell’aria, per i principi attivi contenuti. Un’architettura di luce, con la vela in copertura e il lucernario, che partecipa alla formazione della qualità dello spazio interno, percepita come ramificazione compositiva.

Immagini gentilmente fornite da Nemesi & Partners


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